DOLORE CRONICO

Il dolore è un segnale di allerta, un allarme che ci avverte di un pericolo e facilita la guarigione.

Seppur spiacevole il dolore ha quindi una sua utilità, soprattutto in fase acuta!

Un dolore che dura più di tre mesi diventa cronico ed in alcuni casi può presentarsi anche in assenza di una patologia rilevabile da esami diagnostici o visite specialistiche, in questo caso di solito non è un dolore utile.

Questo tipo di dolore:

• può essere collegato a fattori psicologici come ansia, stress e depressione.
• può peggiorare la qualità del sonno del paziente.
• continua anche dopo che il processo di guarigione dei tessuti è terminato.

In questi casi può essere utile un tipo di approccio diverso dalla classica riabilitazione ortopedica ed è possibile ridurre il dolore cronico grazie all’educazione sul dolore, ad un esercizio terapeutico graduale e su misura e a specifiche tecniche di terapia manuale .

Dato che il dolore può influenzare diverse aree della nostra vita può essere utile per alcuni pazienti fare un lavoro in team che coinvolga tutti o alcuni dei seguenti professionisti: fisioterapista, psicoterapeuta, reumatologo/fisiatra/ortopedico, personal trainer, medico di famiglia, nutrizionista.

OSTEOPOROSI

Le linee guida internazionali raccomandano esercizi multicomponenti per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi.

L’esercizio infatti migliora la densità di massa ossea e , nelle donne in menopausa previene l’osteoporosi,mentre  nei pazienti più anziani ne evita la progressione ed il peggioramento.

Prima di iniziare gli esercizi con la fisioterapista viene fatta una visita fisiatrica.

Il fisiatra visiona l’ultima densitometria ossea fatta dal paziente e in seguito ad un’accurata valutazione decide insieme al fisioterapista un programma di esercizi su misura per il paziente.